ESPERIMENTO DI RACCONTO A PIU' MANI! ^^
“Stavo vagando esausta per le vie di un paese che sembrava totalmente abbandonato, in una notte in cui nemmeno il più coraggioso degli uomini o delle bestie sarebbe mai uscito…non ricordo nulla, né chi sono, né cosa faccio qui l’unica cosa che so, è che sono affamata e infreddolita. Ho paura di fermarmi, se mi fermo l’istinto mi suggerisce che sarò in pericolo ed è per questo che continuo a trascinare, un piede avanti all’altro avvolti nelle mie scarpe oramai logore e sporche di sangue; forse il mio o forse quello di altri non so..non so che aspetto io possa avere perché con la memoria ho perso anche la consapevolezza di me stessa e della mia immagine. Fa molto freddo, il cielo è completamente bianco, tra poco nevicherà, con questa consapevolezza so che devo cercare un riparo, un posto caldo in cui poter riposare…”
Lorenzo01 maggio 2011 17:16
2 -Giano
“Racchiuso nel bozzolo di un pensiero andato, vago presso la fontanella.
Il paesaggio offuscato; sento il vento di tramontana infilarsi tra i vicoli, nei vestiti, fino ha intirizzirmi la pelle, le ossa. Un fuoco oltre la parete promette conforto, ma voltato l’angolo il rogo di una casa si mostra di una spietata ferocia. Un uomo arido sorride senza più casa, la figlioletta al fianco implora il nome di una donna ormai spacciata. Una madre, o forse una sorella si spengono tra le braci.
Lingue di luce fendono la bruma, le mura si sfaldano lentamente. Un vecchio osserva ghignando, e soddisfatto cancella qualcosa dalla pagina di un grosso tomo in pelle nera. La neve non ha fretta, attende che le fiamme facciano il loro gioco masticando legno e risputando cenere.
Un tonfo, il cedere della trave maestra, e la casa collassa.
Tante vite in frantumi e neppure un senso, una logica, una motivazione; solo l’intercedere incerto di un destino maligno.”
shangelina26 giugno 2011 19:39
Mi risveglio dal torpore in cui ero caduta. L'eco di quelle parole ancora pulsa nella mia testa confusa. A chi mai apparteneva quello stralcio di vita che ho sentito narrarmi nella testa? Alzo gli occhi a controllare se il cielo, mosso a compassione, volesse attendere ancora un poco, prima di farmi cadere lieve addosso le sue stille di acqua cristalizzata, ma scorgo una sottile colonna di fumo, lontano. Subito mi riecheggiano in mente le parole prima sentite. Che sia tutto vero? Raccolgo le mie ultime forze e tento di raggiungere quel luogo, ormai non ha più senso fermarsi. Il desiderio di risposte è più forte di qualsiasi dolore o limite fisico. E anche se non troverò risposte, mi consolo, almeno troverò qualcosa ad attendermi in quel luogo...
LyL25 settembre 2011 21:04
...un posto in cui poter riposare le ossa stanche, e in cui la mente possa solo fermarsi dal suo turbinio quotidiano per lasciare spazio ad un senso di pace, che poi si espanda ad ogni muscolo, nervo, ad ogni singola cellula.
E' strano come ogni volta, la sensazione che mi perseguita sia sempre la stessa, nonostante il tempo che passa, nonostante i cambiamenti che accadono dentro e fuori di me, nonostante le vicende e i luoghi che si susseguono come l'alternarsi delle stagioni, c'è sempre una costante che non si rassegna a cambiare: una maledizione, un presentimento sinistro, un'irrequietezza di fondo che scandisce l'essere e la sua esistenza.
Sapevo che avrei finito per cacciarmi nei guai, nonostante tutti i calcoli che avevo fatto, nonostante l'onnipresente senso di allerta, nonostante i buoni consigli del raziocinio e della ragione... finisco col fare la scelta sbagliata. O forse è solo un presentimento sbagliato che assilla solo me? Forse che sia... che scelte giuste o sbagliate non ne esistano? Ecco... vedi? Ogni volta la mente parte... salta incessantemente da un pensiero all'altro, come una scimmia da un ramo dall'altro, freneticamente, senza sosta, ma il corpo perde energie... si stanca...
Un'enorme grazie a tutti voi che avete partecipato a questo piccolo esperimento!!!! :)
Presto in questo blog si susseguiranno interessanti iniziative con....PREMI!!!! :)
STAY TUNED! ;)