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...molte persone fuggono dai paesini, perché stanno stretti, sono "senza privacy", son privi di comodità ma al contrario delle grandi città hanno ancora una forte EMPATIA...qualcosa che si vede di rado...se c'è qualcuno che gioisce per un lieto evento tutti gioiscono, si congratulano e se c'è un dolore, un lutto, tutti si uniscono a sostegno della famiglia! Ecco, ieri c'è stata una dimostrazione di questo affetto incondizionato, che vuoi o non vuoi ha coinvolto l'intera comunità nel dolore, nello strazio di una famiglia e di un fratello e degli amici che hanno perso una persona troppo giovane per meritarsi questa fine...tutti hanno sentito il bisogno di partecipare all'omelia, anche chi non conosceva Gabriele, solo per sentirsi vicini alla famiglia, per dimostrare che il loro dolore è compreso e condiviso! Se soltanto la scienza potesse arrivare a non far morire le persone, se soltanto avessimo una remota capacità di sacrificare ognuno qualcosa per poterlo far rialzare e vivere penso che ognuno di noi lo avrebbe fatto; ma purtroppo, come sempre accade la fantasia e le speranze superano la realtà e la morte è un mistero così grande ed insormontabile che non possiamo controllarlo, né modificarlo...spero solo che ovunque egli sia abbia sentito l'affetto che tutti coloro che erano lì hanno cercato di fargli arrivare, perché ognuno nel proprio cuore si augura che, anche se la sua vita sulla terra è terminata, avrà sicuramente qualcosa di importante da fare in cielo, altrimenti tutto questo non avrebbe un senso...
Scusate per il pensiero un po' triste ma penso che una ragazzo che muore per una fatalità a 18 anni merita di essere ricordato per sempre!